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Figli più tardi e nuove esigenze riproduttive: il 2° Congresso Nazionale sull’Infertilità avverte della crisi delle nascite

01-10-2024

Figli più tardi e nuove esigenze riproduttive: il 2° Congresso Nazionale sull’Infertilità avverte della crisi delle nascite

“Il tasso di sostituzione è di 2,1 figli per coppia, ma in Spagna raggiungiamo a malapena 1,15 figli”

“Oggi nascono meno bambini che durante la guerra civile spagnola”

Alicante diventa l’epicentro della lotta contro l’infertilità

L’équipe dell’Instituto Bernabeu, guidata dalla dottoressa Andrea Bernabeu presenta i principali progressi scientifici della medicina riproduttiva.

La Spagna sta affrontando una grave minaccia demografica a causa delle nuove tendenze sociali e della bassa fertilità dei suoi cittadini. Questa è una delle letture del Congresso Nazionale della Sezione di Sterilità e Infertilità della Società Spagnola di Ginecologia e Ostetricia (SEISEGO), dove verranno presentati i principali progressi della medicina riproduttiva. L’evento si terrà dal 19 al 20 settembre nell’auditorium della Diputación de Alicante (Paseo de Campoamor, s/n, 03010 Alicante) e vedrà la partecipazione di esperti di fertilità di alto prestigio nazionale e internazionale.

In questo congresso, gli specialisti di medicina riproduttiva dell’Instituto Bernabeu terranno diverse presentazioni sugli ultimi progressi scientifici del settore e porranno l’accento sulle sfide più importanti in materia di fertilità, evidenziando la crisi della natalità.

“Il tasso di sostituzione, cioè la fertilità minima necessaria affinché una popolazione si mantenga indefinitamente nel tempo senza diminuire il suo volume, è di 2,1 figli per coppia, ma in Spagna è di appena 1,15 figli per coppia”, spiega la dottoressa Andrea Bernabeu, direttrice dell’Instituto Bernabeu e presidente del Comitato organizzativo del SEISEGO. Questo dato si aggiunge al fatto che sempre più coppie hanno difficoltà a diventare genitori, tanto che l’OMS ha avvertito che 1 persona su 6 nel mondo ha problemi di concepimento.

Infertilità, una sfida urgente in Spagna

La Spagna sta attraversando una crisi delle nascite. Nel 2023, in tutto il Paese nasceranno solo 322.075 bambini, una cifra che segna un minimo storico e rappresenta il 24,3% in meno rispetto a un decennio fa. Inoltre, la maternità ritardata sta diventando sempre più comune: il 40,1% delle madri ha 35 anni o più al momento del parto e le nascite di donne con più di 40 anni sono aumentate del 18,7%, rappresentando ora l’8,1% del totale. Il problema è che le probabilità di diventare madre dopo i 40 anni sono inferiori al 20%, creando un contesto che preoccupa gli esperti. Secondo gli esperti presenti al congresso, oggi nascono meno bambini che durante la guerra civile spagnola.

“L’età è un fattore chiave che influisce sia sulla qualità che sulla quantità degli ovociti nelle donne, riducendo in modo significativo le possibilità di gravidanza con l’avanzare dell’età”, sottolinea la dott.ssa Ana Fuentes, membro del Comitato scientifico del Congresso e dell’Istituto Bernabeu, che ha moderato il modulo: L’ovocita, un bene limitato. Fuentes sottolinea l’urgenza di affrontare l’impatto dell’invecchiamento ovarico e l’importanza di un intervento precoce nei trattamenti di fertilità.

Anche il fattore maschile è in crisi, con un calo del 51% della concentrazione di spermatozoi in tutto il mondo, una tendenza che continua a peggiorare. Leyre Herrero, dell’Instituto Bernabeu, sarà la protagonista di “1 su 1 milione: selezione degli spermatozoi e miglioramenti terapeutici”, una mostra in cui illustrerà le nuove tecniche per selezionare spermatozoi di migliore qualità, aumentando le probabilità di successo nei trattamenti di fertilità.

Instituto Bernabeu, leader nella ricerca

Inoltre, la dottoressa Andrea Bernabeu modera un modulo che mira a fornire un aggiornamento sul PGT-A (Test Genetico Preimpianto per Aneuploidie). Questo test permette di rilevare anomalie cromosomiche negli embrioni prima dell’impianto, un progresso che migliora le percentuali di successo nei trattamenti di riproduzione assistita e riduce al minimo il rischio di aborti spontanei. Nello stesso modulo, Belén Lledó, direttrice scientifica del laboratorio di genetica molecolare dell’Istituto Bernabeu BioTech, conduce la presentazione “New PGT-A”, evidenziando le innovazioni di queste tecniche genetiche, e modera il dibattito sulle controversie dei test sui portatori, affrontando le sfide etiche che la medicina riproduttiva deve affrontare oggi.

Sulla stessa linea, la dottoressa Rosa M. Daurelio illustra nel suo intervento le “Strategie terapeutiche nel fallimento ricorrente dell’impianto (RIF) ”, una condizione che colpisce le donne che, dopo diversi tentativi di fecondazione in vitro, non riescono a impiantare con successo l’embrione.

Il fermo impegno nella ricerca in medicina riproduttiva, unito alla formazione di ginecologi e specializzandi, continua a essere fondamentale per anticipare i problemi di fertilità del presente e del futuro. “Il II Congresso SEISEGO è un’occasione unica per celebrare la vita e condividere le esperienze sulle sfide che i professionisti della medicina riproduttiva devono affrontare in un contesto sociale sempre più diversificato”, ha spiegato la dott.ssa Andrea Bernabeu in un saluto istituzionale accompagnata da Rocío Juliá, Preside della Facoltà di Scienze della Salute dell’Università di Alicante; dal professor Domingo Orozco, Vice-Rettore per la Pianificazione e la Responsabilità Sociale dell’Università Miguel Hernández; dal Presidente della COMA e membro del Comitato d’Onore, dott. Comitato d’Onore, il Dr. Hermann Schwarz. 




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