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Il 40% delle nascite registrate in Spagna nel 2023 avverrà da madri di età superiore ai 35 anni.

27-02-2024

Il 40% delle nascite registrate in Spagna nel 2023 avverrà da madri di età superiore ai 35 anni.

– A 30 anni una donna ha la metà delle probabilità di diventare madre, e a partire dai 35 anni le probabilità diminuiscono notevolmente.

– I medici specializzati in medicina della riproduzione dell’Istituto Bernabeu avvertono che ritardare la maternità aumenta il rischio di difficoltà di concepimento.

– Secondo l’ultimo rapporto dell’INS, nel 2023 nasceranno solo 322.075 bambini, il 24% in meno rispetto a 10 anni fa.

Le ultime statistiche dell’Istituto Nazionale di Statistica (INS) sulle nascite in Spagna nel 2023 mostrano che in tutto lo scorso anno sono nati solo 322.075 bambini, il dato peggiore dall’inizio delle serie storiche dell’INS nel 1941 e un calo del 24,1% nell’ultimo decennio. Colpisce anche l’aumento dell’età media in cui le donne hanno figli poiché, come avverte il team dell’Istituto Bernabeu, il 40,2% delle nascite registrate sono di madri di età superiore ai 35 anni, un’età segnata come limite della fertilità, dato che dopo tale età le possibilità di concepire diminuiscono significativamente per le donne.

“Ritardare il parto è uno dei principali fattori scatenanti del calo delle nascite, perché l’età è uno dei principali ostacoli al raggiungimento della gravidanza. A 30 anni una donna ha la metà delle probabilità di diventare madre rispetto ai 20-24 anni. E dopo i 35 anni diminuisce notevolment”, sottolineano gli specialisti dell’Istituto Bernabeu.

Analizzando per età, ci sono più nascite da madri di 40 anni o più (10,7% del totale) che da donne sotto i 25 anni (9,4%). Inoltre, bisogna considerare che, mentre nel 1980 le donne spagnole avevano il primo figlio all’età di 25,6 anni, oggi il primo figlio nasce da una donna di 32,6 anni (questo dato potrebbe aumentare nel nuovo rapporto dell’INS).

Questo contesto significa che sempre più coppie spagnole hanno problemi ad avere figli in Spagna (circa il 20%) e che le cliniche di fertilità assistita si occupano di un volume maggiore di casi. Attualmente, 1 bambino su 6 nel mondo nasce attraverso la riproduzione assistita e, nelle donne di età superiore ai 41 anni, il 50% delle nascite avviene attraverso la donazione di ovuli. L’età media dei pazienti che si rivolgono alle cliniche dell’Instituto Bernabeu è aumentata negli ultimi 40 anni ed è ora di 39,6 anni. Se si tiene conto di coloro che devono ricorrere alla donazione di ovuli, l’età supera i 42,2 anni.

Tuttavia, questa crisi delle nascite è anche influenzata dal fatto che sia la qualità che la concentrazione degli spermatozoi sono diminuite drasticamente del 51% in tutto il mondo. Il tasso di declino è enorme: dal 1973 la concentrazione di sperma è diminuita a un tasso annuo dell’1,16% e, all’inizio del secolo, a un tasso del 2,64%.

Secondo le linee guida dell’OMS, un uomo è considerato subfertile quando la sua concentrazione di spermatozoi è inferiore a 40 milioni per millilitro e infertile quando è inferiore a 15 milioni per millilitro. La media ottenuta nei campioni raccolti dall’Instituto Bernabeu indica che l’uomo medio che frequenta le cliniche è subfertile, poiché la media è di 33,5 milioni di spermatozoi per millilitro.

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