Il Dott. Juan Carlos Castillo partecipa come relatore al XXI Congresso Peruviano e Internazionale di Medicina Riproduttiva.

Nell’ambito del XXI Congresso peruviano e internazionale di medicina riproduttiva, tenutosi dal 15 al 17 febbraio a Lima, il Dott. Juan Carlos Castillo, direttore scientifico dell’Instituto Bernabeu, ha tenuto numerose conferenze su diversi argomenti relativi agli ultimi progressi nel campo della medicina riproduttiva.

In primo luogo, ha condiviso le opzioni di trattamento ormonale più efficaci per prevenire il picco prematuro dell’ormone luteinizzante (LH) nelle tecniche di riproduzione assistita. In questo contesto, l’uso del progesterone è stato evidenziato come una promettente alternativa agli antagonisti tradizionali. Questo è dovuto ai suoi vantaggi come: l’efficiente controllo del ciclo, la comoda somministrazione orale e i minori costi dei farmaci.

Inoltre, il direttore scientifico dell’Instituto Bernabeu ha parlato dei cicli di fecondazione in vitro (FIV) con doppia stimolazione, noti come DuoStim, evidenziando l’innovativo protocollo sviluppato dal Gruppo IB. In questo approccio, l’ormone follicolo-stimolante ricombinante a lunga durata d’azione (rFSH) viene utilizzato in sequenza. Il Dr. Castillo ha spiegato che questo protocollo si differenzia dalle pratiche convenzionali per l’ottimizzazione della stimolazione ovarica in cicli successivi, che aumenta le possibilità di successo nelle pazienti che necessitano di più tentativi di FIV. L’uso sequenziale di rFSH a lunga durata d’azione fornisce una risposta ovarica ottimale e, allo stesso tempo, riduce il numero di iniezioni necessarie, alleggerendo il carico di trattamento per la paziente, soprattutto nei protocolli a lunga durata d’azione come questo.

Nella sua terza conferenza, il Dott. Castillo ha approfondito un argomento all’avanguardia nella medicina riproduttiva, presentando il cambiamento di paradigma del ciclo di stimolazione multipla nelle tecniche di riproduzione assistita. Ha sottolineato come questo approccio offra vantaggi significativi per le pazienti, aumentando le possibilità di ottenere più ovociti in un singolo ciclo di trattamento, il che “non solo ottimizza le possibilità di successo riproduttivo, ma riduce anche i costi e lo stress associati ai trattamenti ripetuti”, ha affermato.