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Il dottor Matteo Buccheri interviene al congresso del Gruppo Tiriveneto sulla preservazione della fertilità nell’uomo e nella donna

31-05-2024

Il dottor Matteo Buccheri interviene al congresso del Gruppo Tiriveneto sulla preservazione della fertilità nell’uomo e nella donna

Il dottor Matteo Buccheri, specialista in medicina della riproduzione presso l’Instituto Bernabeu di Venezia, ha partecipato al congresso del Gruppo Tiriveneto di Medicina della Riproduzione, organizzato dall’Università Polo Zanotto di Verona. Il convegno, intitolato “Fertilità e sessualità: storia di una medicina che differenzia i due sessi. Il sesso debole”, ha riunito diversi esperti nel campo della riproduzione assistita per analizzare gli ultimi progressi nel settore e discutere le sfide affrontate dalle coppie con problemi di fertilità.

Il dottor Buccheri ha moderato una sessione dedicata alla conservazione della fertilità, sia femminile che maschile. Nel suo intervento ha discusso le diverse tecniche disponibili per preservare la fertilità, nonché le caratteristiche biologiche di spermatozoi ed embrioni.

“La conservazione della fertilità è un tema sempre più importante nella nostra società, poiché gli stili di vita moderni e l’aumento dell’età in cui le donne decidono di avere figli possono influire negativamente sulla fertilità”, ha dichiarato il dottor Buccheri. “In questo senso, è essenziale che le coppie siano consapevoli delle diverse opzioni disponibili per preservare la loro fertilità e siano in grado di prendere decisioni informate sul loro futuro riproduttivo”.

Il dottor Buccheri ha inoltre sottolineato l’importanza di distinguere tra medicina riproduttiva maschile e femminile. “Uomini e donne hanno caratteristiche biologiche diverse che devono essere prese in considerazione quando si affrontano problemi di fertilità”, ha spiegato. “Per questo è fondamentale che i professionisti della medicina della riproduzione siano preparati e in grado di offrire i trattamenti più efficaci in ogni caso”.

Il congresso del Gruppo Tiriveneto di Medicina della Riproduzione, con oltre 200 partecipanti, è servito a sottolineare l’importanza della ricerca e dell’innovazione nel campo della riproduzione assistita, nonché a migliorare la formazione dei professionisti del settore.

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