La rivista americana di Riproduzione Assistita e Genetica ha pubblicato il lavoro sull’analisi dello sperma attraverso l’ibridazione fluorescente in situ e i risultati delle tecniche di riproduzione assistita
12-09-2019
La rivista Journal of Assisted Reproduction and Genetics (JARG) ha pubblicato nel suo ultimo numero di agosto 2019 un lavoro sullo studio dello sperma alterato attraverso la tecnica diagnostica FISH (ibridazione in situ fluorescente) a cui partecipa l’Instituto Bernabeu. La rivista specializzata della Società Americana di Medicina Riproduttiva (ASRM) ha accettato questo lavoro sull’uso del FISH che analizza una parte della dotazione cromosomica degli spermatozoi nei risultati delle tecniche di riproduzione assistita.
Gli specialisti, tra cui il direttore dell’Unità di Embriologia dell’Instituto Bernabeu, il dottor Jorge Ten, hanno confrontato il risultato dei trattamenti di riproduzione assistita con FISH di sperma normale e con FISH alterato –che presentano anomalie cromosomiche negli spermatozoi- in particolare nei cromosomi X, Y, 13, 18 e 21 legati ad aborti e malformazioni fetali.
Hanno quindi analizzato 439 casi di uomini infertili sottoposti a diversi studi per determinare il rapporto con l’età, le alterazioni seminali e la realizzazione del FISH.
Sebbene le differenze non siano state particolarmente significative, la qualità embrionale, il tasso di gravidanza e il tasso di annidamento sono stati maggiori nei casi di coppie con ovociti propri con FISH spermatico normale rispetto alle coppie con FISH alterato; nelle coppie con ovociti di donatrici non vi sono state differenze importanti.
Lo studio consiglia di effettuare il FISH dello sperma su pazienti di mezza età con oligoterazoospermia (scarsa presenza di spermatozoi in un campione seminale), con errore di annidamento in cicli di fecondazione in vitro (FIV) o iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI) e in pazienti affetti da teratozoospermia (percentuale elevata di spermatozoi anormali). Dopo l’analisi dei casi, gli esperti aggiungono che le anomalie cromosomiche degli spermatozoi hanno un impatto negativo moderato sulla qualità dell’embrione, sull’annidamento e sui tassi di gravidanza.