Non esistono differenze tra le gravidanze e i bimbi nati da madri con bassa risposta ovárica. Ricerca dell’IB che verrà presentata quest’oggi al ASRM (Congresso Americano di Fertilità).
16-10-2013
Is the obstetric outcome of poor ovarian responders different from normal responders? an age-matched controlled study. J. Ll. Aparicio, P. Baviera, I. Calventus, J. Guerrero, J. Ten, R. Bernabeu
La grande preoccupazione dei professionisti del settore che lavorano presso l’ Instituto Bernabeu relativa alla bassa risposta è ben conosciuta. Infatti siamo il primo centro a livello mondiale che ha creato una unità multidisciplinare per avanzare nella diagnosi e studio di queste pazienti, la cui situazione è sempre più frequente.
Questo lavoro cerca di risolvere due questioni che preoccupano sia i medici che i pazienti. Una riguarda la qualità degli ovociti, avendo un numero inferiore di ovociti avrò anche una più bassa qualità. E riguardo al pronostico, avrà la mia gravidanza maggior rischio di complicazioni o di avere un bimbo con problemi?
Lo studio è stato presentato al congresso Americano di fertilità (ASRM) nel quale è stata comparata l’evoluzione delle gravidanze ottenute presso L’ IB nei trattamenti di FIV su pazienti con bassa risposta e su pazienti con una risposta normale. Ogni gravidanza è stata comparata con quella di una donna della stessa età e situazione.
I risultati non hanno lasciato dubbi. Non sono state tróvate differenze in nessuno dei parametri studiati. Le pazienti incinte con una diagnosi di bassa risposta non hanno rilevato una maggiore percentuale di aborto, parto prematuro o neonati con basso peso alla nascita.
Tutto ciò ci permette avere un dato in più per pensare che la qualità ovocitaria nelle pazienti con una bassa risposta viene relazionata con l’età e non con la reserva ovárica. Questo studio ci permette di esser tranquilli sia come medici che come pazienti per affrontare il difficile problema della bassa risposta.
Sezione “ricerca e sviluppo”