Studio di ricerca dell’ IB: L’importanza dello studio cromosomico previo per pazienti con anomalie cromosomiche negli embrioni
14-07-2015
Grazie allo sviluppo che hanno avuto le tecniche sullo Screening Cromosomico Completo (CCS), ci è possibile conoscere la dotazione cromosomica embrionaria e studiare i possibili fattori che sono correlati con suddette anomalie.
In questo studio che è stato accettato dal comitato scientifico della Eshre (Società Europea della Riproduzione Umana ed Embriologia) che avrà luogo nel prossimo mese di giugno a Lisbona, abbiamo ricercato una possibile associazione tra i polimorfismi cromosomici, considerati fino ad ora delle varianti normali del cariotipo, visto che sono presenti nella popolazione generale senza un significato clinico apparente e la percentuale di alterazioni cromosomiche negli embrioni provenienti dai cicli di FIV. Dopo aver analizzato le alterazioni cromosomiche (aneuploidie) di un elevato numero di blastocisti, i nostri dati dimostrano un’alta percentuale di aneuploidie nei blastocisiti provenienti da individui portatori di polimorfismi cromosomici rispetto ai bastocisti di pazienti con un cariotipo normale, indicando dunque una correlazione tra entrambi i fenomeni, soprattutto nel caso delle donne. Le donne infatti, portatrici di polimorfismi hanno un maggior rischio di produrre embrioni aneuploidi, i quali non impianteranno o provocheranno un aborto.
Pertanto, secondo i nostri risultati, negli individui portatori di polimorfismi, procedere con la tecnica del CCS per poter selezionare quegli embrioni cromosomicamente normali, migliorerebbe i risultati di un ciclo di FIVET, aumentando così le possibilità di avere un bimbo in casa.
“Chromosomal polymorphic variants increase the embryo aneuploidy rate in IVF cycles”. R.Morales, B.Lledo, JA.Ortiz, A.Rodriguez-Arnedo, H.Blanca, J.Ll. Aparicio, R.Bernabeu. ESHRE Annual Meeting 2015. Lisbon, Portugal. June 2015.