Studio IB: il CCS come soluzione allenalterazioni cromosomiche negli embrioninaneuploidi associato all’età materna
10-06-2015
L’età delle pazienti che si sottomettono a trattamenti di Riproduzione Assistitaè aumentata considerevolmente negli ultimi anni. Queste pazienti con età avanzate hanno possibilità inferiori nei cicli di FIVET, uno dei motivi sono le alterazioni cromosomiche negli embrioni.
Questo è uno degli studi scientifici che sono stati accettati dal Congresso Europeo di Fertilità Umana (ESHRE). In suddetto studio la percentuale di embrioni alterata in funzione dell’età materna è stata quantificata attraverso lo Screening Cromosomico Completo (CCS):
– Età inferiore a 30 anni: 31,3%
– Età tra 31 e 35 anni: 36,1%
– Età tra 36 e 40 anni: 49%
– Oltre 40 anni: 65,7%
Inoltre il tipo di alterazione identificata non è la stessa secondo il gruppo d’età. Gli esseri umani disponiamo di due coppie dei 23 cromosomi che appartengono al nostro genoma. Parliamo dunque di monosomia di un cromosoma quando invece di due copie dello stesso cromosoma solo ne disponiamo di una, parliamo invece di trisomia quando disponiamo di 3 copie. Gli embrioni con monosomie e/o trisomie normalmente non sono compatibili con la vita e quindi non sono in grado di impiantare nell’ utero materno.
Nella ricerca che abbiamo realizzato il livello di monosomia non è influenzato dall’ età materna, mentre invece le trisomie aumentano progressivamente con l’ età, principalmente con nei cromosomi 2,11,13,15,16,21 e 22. La selezione degli embrioni cromosomicsmente normali attraverso lo Screening Cromosomico Completo (CCS) nei cicli di PMA, é capace di correggere l’effetto deletereo che esercita l’ età materna sull’impianto embrionario.
“The type of chromosomal alteration that is detected in aneuploid embryos is related to maternal age.” Ortiz, José A, Lledo, B., Morales, R., Ochando I., Ll. Aparicio, J. y Bernabeu, R.