Come incide l’obesità sulla fertilità maschile?
L’obesità, intesa come indice di massa corporea (IMC) superiore a 30 kg/m2, è associata a diversi problemi di salute: ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, apnea nel sonno… Uno degli aspetti più importanti e meno conosciuti è la ripercussione dell’obesità dell’uomo sulla fertilità.
In Spagna, la prevalenza di obesità stimata nella popolazione adulta (25-64 anni) è del 22,8% negli uomini (20,5% nelle donne) e aumenta con l’età.
Secondo uno studio recente, l’obesità nell’uomo si associa nel 20% a casi di infertilità e subfertilità maschile.
- Negli uomini con obesità si associa ad un 20% dei casi di infertilità subfertilità
Perché si verifica?
Nell’uomo obeso l’ormone maschile (testosterone) si trasforma in estrogeni provocando una riduzione dei livelli ormonali e di gonadotropine. Di conseguenza, si riduce la quantità e la qualità del seme (il volume dell’eiaculazione, il numero di spermatozoi e la mobilità e appaiono alterazioni morfologiche).
L’aumento della temperatura a livello testicolare negli uomini con sovrappeso favorisce l’apparizione di alterazioni nel DNA degli spermatozoi.
- L’obesità altera la quantità e la qualità del seme
Fattori associati
- Disfunzione erettile:
La presenza della malattia vascolare associata e le alterazioni ormonali descritte contribuiscono all’apparizione disfunzione erettile nel 30% degli uomini con obesità (raggiungendo il 60% in alcuni studi), ostacolando la possibilità di ottenere una gravidanza in modo naturale.
- Un 60% degli uomini con obesità possono soffrire di disfunzione erettile
- Diabete:
Il diabete severo può causare una eiaculazione retrograda in cui il liquido seminale si dirige verso la vescica invece di fuoriuscire verso l’esterno.
- Ipertensione arteriale:
Alcuni farmaci necessari para il controllo dell’ipertensione riducono la capacità di fecondazione dello spermatozoo.
Conseguenze
Gli uomini con obesità triplicano le probabilità di oligozoospermia (bassa concentrazione di spermatozoi) rispetto agli uomini con peso nella norma.
Le probabilità di infertilità negli uomini aumentano un 10% per ogni 9 kg di sovrappeso corporeo.
- Si stima che l’infertilità nell’uomo aumenta un 10% per ogni 9Kg di sovrappeso
Tecniche di Riproduzione Assistita in casi di obesità maschile
L’apparizione all’inizio degli anni novanta della microiniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI) ha permesso a numerose coppie in cui l’uomo presentava una scarsa qualità seminale o problemi di eiaculazione di ottenere una gravidanza. Alcuni studi recenti hanno analizzato i risultati di questi tipi di trattamenti confrontando i risultati in cui l’uomo ha un IMC normale con i risultati di uomini con un indice elevato e hanno osservato che il sovrappeso può incidere negativamente sul risultato del trattamento. Nelle coppie in cui l’uomo è in sovrappeso si riduce la probabilità de portare a termine una gravidanza.
Come affrontare il problema dell’infertilità associata all’obesità
Per aumentare il tasso di fertilità negli uomini si consiglia una dieta e perdita di peso sana e costante nel tempo con un cambiamento di stile di vita e, se necessario, la somministrazione di farmaci e chirurgia bariatrica.
La dieta mediterranea migliora la concentrazione e la motilità degli spermatozoi e aumenta le probabilità di gravidanza spontanea e dopo tecniche di riproduzione assistita (1).
La perdita di peso si associa al miglioramento del profilo ormonale, alla qualità del seme e della disfunzione erettile. Si stima che si produce un miglioramento evidente di tutti i parametri con una perdita di peso ponderale del 5-10%.
Da questo momento, è possibile programmare una gravidanza con prognosi migliori sia in modo naturale che con l’uso di Tecniche di Riproduzione Assistita.
È importante esse consapevoli di quanto sia importante condurre una vita sana per poter godere di una buona salute fisica e mentale e, come abbiamo visto, una miglior prognosi riproduttiva.
Mª Carmen Tió, biologa dell’ Instituto Bernabeu e Dott.ssa Pino Navarro, medico endocrinologa e direttrice della nostra unità di endocrinologia della fertilità.
Bibliografia
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