INFERTILITÀ E STERILITÀ FEMMINILE
Nel 30% dei casi, le cause che impediscono la gravidanza sono di origine materna. Le cause di infertilità femminile possono essere diverse, ma attualmente esistono soluzioni per la maggior parte dei casi.
In circa 1/3 dei casi di infertilità l’origine è materna. Le cause dell’infertilità femminile sono diverse, ma oggi esistono soluzioni per la maggior parte di esse.
L’infertilità è l’incapacità di concepire un bambino dopo un anno di rapporti sessuali regolari senza l’uso di contraccettivi. A differenza dell’infertilità, che si riferisce all’incapacità di mantenere una gravidanza vitale, l’infertilità si concentra sulla difficoltà o sull’impossibilità di ottenere il concepimento in primo luogo.
Tipi di infertilità
- Sterilità primaria:
- Si riferisce alla situazione in cui una coppia non è mai riuscita a concepire un figlio, nonostante abbia avuto rapporti sessuali regolari e non protetti per un anno o più.
- Sterilità secondaria:
- Si verifica quando una coppia che ha già concepito in precedenza (gravidanza a termine, aborto spontaneo o gravidanza ectopica) non riesce a concepire di nuovo dopo averci provato per un anno o più.
Se non ci sono problemi nei rapporti sessuali e non ci sono precedenti medici nella cartella clinica della donna, è ragionevole un anno di attesa prima della consultazione se la donna ha meno di 30 anni, tra i 6 mesi e i 12 mesi se l’età è tra i 30 e i 35 anni. Sei mesi fino ai 40 anni e immediatamente se la donna inizia a cercare una gravidanza dopo tale età.
Classificazione in base alla causa
- Infertilità femminile:
- Causata da fattori legati al sistema riproduttivo della donna, come problemi ovulatori, ostruzioni tubariche, endometriosi, problemi uterini, ecc.
- Infertilità maschile:
- In relazione a problemi dell’apparato riproduttivo maschile, come bassa qualità o quantità di sperma, problemi di eiaculazione, disturbi ormonali, tra gli altri.
- Infertilità di origine mista:
- Si verifica quando entrambi i partner presentano fattori che contribuiscono all’infertilità.
- Infertilità di origine sconosciuta:
- In alcuni casi, dopo aver effettuato esami approfonditi, non viene individuata una causa chiara di infertilità in nessuno dei due partner.
Quali sono le cause dell’infertilità femminile?
L’infertilità femminile, ovvero l’incapacità di concepire dopo un anno di tentativi, può avere diverse cause, che interessano diversi aspetti del sistema riproduttivo. Ecco alcune delle più comuni:
- Disturbi ovulatori:
- Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): uno squilibrio ormonale che influisce sull’ovulazione.
- Insufficienza ovarica precoce: quando le ovaie smettono di funzionare prima dei 40 anni.
- Disturbi ormonali: alterazioni di ormoni come la prolattina, la tiroide o l’ormone luteinizzante (LH).
- Anomalie tubariche:
- Ostruzione delle tube di Falloppio: può essere causata da infezioni come la malattia infiammatoria pelvica, da precedenti interventi chirurgici o dall’endometriosi.
- Idrosalpinge: accumulo di liquido in una o entrambe le tube di Falloppio, che può impedire il concepimento.
- Endometriosi:
- Crescita del tessuto endometriale al di fuori dell’utero, che può riguardare le tube di Falloppio, le ovaie e altre parti del sistema riproduttivo.
- Problemi uterini:
- Fibromi uterini: Tumori benigni dell’utero che possono interferire con l’impianto dell’embrione.
- Malformazioni uterine: alterazioni della struttura dell’utero, come utero bicorne, settato o unicorne.
- Polipi endometriali: crescite del rivestimento interno dell’utero che possono rendere difficile l’impianto.
- Fattori cervicali:
- Muco cervicale insufficiente o di scarsa qualità: il muco cervicale aiuta gli spermatozoi a raggiungere l’ovulo e, se è insufficiente, può rendere difficile il concepimento.
- Incompetenza cervicale o cervice corta: la cervice non si chiude correttamente, il che può portare a ripetuti aborti spontanei.
- Fattori immunologici:
- Anticorpi anti-spermatozoi: il sistema immunitario della donna produce anticorpi che attaccano gli spermatozoi.
- Rigetto dell’embrione: l’organismo può reagire contro l’embrione come se fosse un corpo estraneo.
- Età:
- Con l’avanzare dell’età, sia la quantità che la qualità degli ovuli diminuiscono, riducendo le probabilità di concepimento e aumentando il rischio di aborto.
- Stile di vita e fattori ambientali:
- Stress: può influire sugli ormoni e sul ciclo ovulatorio.
- Obesità o sottopeso: influisce sull’equilibrio ormonale e sull’ovulazione.
- Fumo, alcol e droghe: possono danneggiare il sistema riproduttivo.
- Esposizione a tossine: sostanze chimiche come pesticidi, radiazioni e agenti inquinanti possono influire sulla fertilità.
- Cause genetiche:
- Le alterazioni cromosomiche o genetiche possono interferire con la fertilità o causare aborti ricorrenti.
- Cause sconosciute:
- In alcuni casi non viene individuata una causa chiara, nota come infertilità di origine sconosciuta.
Ognuna di queste cause può richiedere un approccio diagnostico e terapeutico diverso. È importante che le donne che hanno difficoltà a concepire si rivolgano a specialisti della fertilità per una valutazione completa.
Opzioni terapeutiche:
Il trattamento dell’infertilità femminile dipende dalla causa sottostante e dalle circostanze individuali della paziente. Di seguito sono elencati alcuni dei trattamenti più comuni:
Farmaci per la fertilità
- Clomifene: stimola l’ovulazione favorendo il rilascio di più ovuli per ciclo.
- Gonadotropine: ormoni che inducono l’ovulazione. La maggior parte di essi viene somministrata per iniezione sottocutanea.
- Metformina: utilizzata nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) per migliorare l’ovulazione.
- Letrozolo: simile al clomifene, viene utilizzato per indurre l’ovulazione.
2. La chirurgia
- Laparoscopia: viene utilizzata per trattare problemi come l’endometriosi, le aderenze pelviche o i problemi alle tube di Falloppio.
- Isteroscopia: consente il trattamento di anomalie uterine come polipi, fibromi o resezione di setti uterini.
3. Tecnologie di riproduzione assistita (ART)
- Inseminazione artificiale (IA): lo sperma viene introdotto direttamente nell’utero durante il periodo di ovulazione.
- Fecondazione in vitro (FIV): gli ovuli vengono fecondati dagli spermatozoi in laboratorio e poi trasferiti nell’utero.
- Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI): un singolo spermatozoo viene iniettato direttamente in un ovulo, utilizzato in caso di gravi problemi di fertilità maschile o di precedenti fallimenti della FIV.
4. Trattamenti ormonali
- Vengono utilizzati per correggere gli squilibri ormonali che influiscono sull’ovulazione, come nel caso della terapia con progesterone o estrogeni.
5. Modifiche dello stile di vita
- Perdita o aumento di peso: un peso corporeo adeguato può migliorare l’ovulazione e le possibilità di gravidanza.
- Dieta ed esercizio fisico: il mantenimento di una dieta sana e di un regime di esercizio fisico regolare può migliorare la fertilità.
- Riduzione dello stress: le tecniche di rilassamento, come lo yoga o la meditazione, possono essere utili.
6. Trattamento delle malattie di base
- Endometriosi: può richiedere farmaci o interventi chirurgici per ridurre il tessuto endometriale al di fuori dell’utero.
- Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): oltre ai farmaci per la fertilità, sono essenziali la metformina e i cambiamenti nello stile di vita.
7. Donazione di ovuli o embrioni
- In caso di insufficienza ovarica, età materna avanzata o problemi genetici, si possono utilizzare ovuli o embrioni donati.
8. Trattamenti naturali e alternativi
- Alcune donne scelgono l’agopuntura, le erbe o gli integratori alimentari come complemento ai trattamenti medici convenzionali, anche se le prove scientifiche della loro efficacia sono limitate.
9. Plasma ricco di piastrine intraovarico
Il plasma ricco di piastrine intraovarico (PRP intraovarico) è una tecnica sperimentale che si sta esplorando nel campo della medicina riproduttiva per il trattamento dell’infertilità femminile, soprattutto nelle donne con insufficienza ovarica prematura, bassa riserva ovarica o età avanzata.
Che cos’è il PRP?
Il plasma ricco di piastrine (PRP) è un concentrato di piastrine ottenuto dal sangue della paziente stessa. Le piastrine sono cellule del sangue che, oltre a essere essenziali per la coagulazione, contengono fattori di crescita in grado di stimolare la rigenerazione dei tessuti e la riparazione cellulare.
Come viene utilizzato il PRP nel contesto ovarico?
Il PRP intraovarico prevede l’iniezione diretta di PRP nelle ovaie. Lo scopo di questo trattamento è quello di ringiovanire il tessuto ovarico e stimolare la follicologenesi (la formazione e lo sviluppo di nuovi follicoli ovarici) nelle donne che presentano una ridotta funzionalità ovarica. Ciò potrebbe migliorare la risposta ovarica, aumentare la produzione di ovuli e di conseguenza migliorare i tassi di fertilità.
La scelta del trattamento giusto dipende dalla valutazione medica, che comprende test ormonali, studi di imaging e analisi della storia clinica. È importante che le donne che hanno problemi di fertilità si rivolgano a uno specialista della fertilità per ottenere una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato.